giovedì 31 luglio 2008


Intanto un grazie a tutti i partner che ci hanno dato la possibilità di organizzare questa spedizione:


Comune di Verona

Cantina Sociale della Valpantena

Albrigi S.r.l.

Trade Consult Services

Bacci Mauro rappresentanze enologiche

V.S. dental S.r.l.

Zava meccanica S.r.l.

Mata cicli

Saie S.r.l.
ZAMBALDI rappresentanze odontoiatriche

Salvagno frantoio per olive

Benetti ottica
Buff

Sportler

Gronell

Kong

Ecco il nostro programma

Il nostro team cercherà di salire il versante Nord Ovest e la terminale cresta Nord. Da Katmandu, capitale del Nepal, inizieremo con una jeep la lenta e ripida salita verso l’altopiano tibetano dalla gola umida e boscosa di Zanghmu (il cui nome significa “Porta dell’inferno”): attraverso il passo La Lung-la (5124 m) passeremo in Tibet dopo aver attraversato in pratica da sud verso nord la catena himalayana, e portato il team a Nyalam, a quota 3.770 sul livello del mare. Da Nyalam ci sposteremo a Tingri, 4300 metri slm, per qualche giorno di acclimatamento, e di nuovo in jeep da qui verso l’accesso al campo base cinese. Dopo circa 4 ore di tratta, arriveremo al campo base cinese (m.5.050), dove trascorreremo qualche giorno di riposo. Montato il campo, dopo un periodo variabile di acclimatazione, si montano delle tende deposito a 5900 metri, in prossimità del grande ghiacciaio dello Shisha. Superata la prima parte del ghiacciaio, molto tormentata ed irregolare, si attacca il grande pendio che porta al plateau superiore dove si monta il Campo I a 6400 metri. Da qui si sale verso nord-est la conca glaciale arrivando fino al Campo II posto a circa 7000 metri. Rimontando la cresta nord (40-45 gradi di pendenza) si arriva ad una zona pianeggiante, molto esposta ai venti, dove si può piazzare un altro campo a 7400 metri. Da quest’ultimo campo si continua a salire lungo la dorsale fin dove il pendio diventa più ripido (50-55 gradi). A quota 7500 metri si può, se le condizioni lo permettono, traversare verso sinistra per raggiungere la vetta principale; altrimenti si tira dritto, si contorna uno sperone roccioso, si raggiunge la cresta ovest e poi sulla seconda cima a 8008 metri. Da lì si inizia la cresta di unione molto affilata tra la cima seconda e la principale. La discesa avviene per la stessa via di salita.

I partecipanti alla spezione sono:
ANDREA ZAMBALDI, ALESSANDRO CATOZZI, ANDREA MONTOLLI, FILIPPO MARIN.

Un po' di info sullo Shisha Pangma



Lo Shisha Pangma (Gosainthan), è la quattordicesima montagna più alta della terra ed è situato in Tibet, fa parte della catena dell'Himalaya. È stato l'ultimo ottomila ad essere salito a causa della sua posizione e delle restrizioni imposte dalla Cina.
Lo Shisha Pangma è costituito da tre cime principali: Shishapangma (8027 m), Shishapangma Centrale (8008 m), Shishapangma Ovest (7966 m).


Shisha Pangma in tibetano significa "cresta sui pascoli", oppure l'originario nome indù Gosainthan attribuisce alla vetta il significativo nome di "Luogo dei santi".
E' anche l'unico ottomila posizionato interamente in Tibet. Si trova infatti nella regione del Langtang Himal, di cui è la vetta più alta, e si adagia in un'area ricchissima di altre vette satelliti, con altezza variabile da 6.000 a 7.000 metri, molte delle quali ancora non scalate.